Biancaneve (2012)

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    Biancaneve (2012)

    biancaneve_2012

    Titolo: Biancaneve
    Regia: Tarsem Singh
    Sceneggiatura: Melissa Wallack, Jason Keller
    Interpreti: Julia Roberts, Lily Collins, Armie Hammer, Sean Bean, Nathan Lane, Mare Winningham, Michael Lerner, Robert Emms, Martin Klebba, Danny Woodburn, Jordan Prentice, Mark Povinelli, Joe Gnoffo, Sebastian Saraceno
    Fotografia: Brendan Galvin
    Nazionalità: U.S.A. – 2012
    Trama: Dopo la scomparsa dell’amatissimo Re, la perfida moglie assume il controllo del regno e tiene la bellissima figliastra diciottenne, Biancaneve, rinchiusa nel palazzo. Ma quando la principessa conquista il cuore di un affascinante e ricco principe di passaggio, la Regina, in preda alla gelosia, relega la ragazza in una foresta vicina. Biancaneve trova ospitalità presso una simpatica gang di sette nani ribelli e generosi, che la aiutano a trovare il coraggio di lottare per salvare il suo paese dalla Regina Cattiva.


    Biancaneve di Tarsem Singh è una rivisitazione della famosa favola dei Fratelli Grimm. Tutto comincia con la Regina che, seduta nella stanza dello Specchio, narra di cosa è successo nello scorrere del tempo fino a quel momento. Diciotto anni prima era nata una bambina, con la pelle bianca come la neve, le labbra rosse come il sangue ed i capelli neri come l’ebano. La madre fece appena in tempo a chiamarla Biancaneve che morì. Suo padre, il Re, si occupò di lei con tanto amore, ma quando era ormai diventata una ragazzina si accorse che c’erano determinate cose che non avrebbe potuto insegnarle. Così decise di risposarsi con una donna bellissima d’aspetto ma malvagia nel cuore. L’unico obiettivo di questa donna era essere la più bella del Reame ed avere ogni potere. Un giorno il Re partì, si addentrò nella Foresta e non fece più ritorno. La Regina cattiva prese il potere, segregò la bella Biancaneve nelle stanze del castello, mandò in rovina il Paese e grazie alla Magia Nera ed ai suoi incantesimi teneva sotto controllo ogni persona. Ed è proprio il giorno del diciottesimo compleanno di Biancaneve che l’avventura inizia. L’intento di Tarsem Singh è quello di proporre una pellicola adatta a tutti. Fa quindi della favola dei fratelli Grimm una rilettura molto personale ed in chiave comica con un pizzico di modernità. I sette nani trasformati in sette briganti con i trampoli e con nomignoli mai sentiti prima che assalgono e derubano chi per caso si trovi a passare nella Foresta. Una Biancaneve che viene iniziata a combattere come se fosse una Piratessa e si trasforma in una specie di Robin Hood per aiutare il suo Popolo. Un Principe un po’ fanfarone ed ingenuo noto per la sua bellezza, non di certo per le sue gesta eroiche e né per la sua intelligenza. Incantesimi da infrangere con il bacio del vero amore – e già, niente mela avvelenata per Biancaneve, a quanto pare lei è la prima a sapere come va a finire la storia! Una bestia mostruosa e misteriosa che abita nella Foresta e di cui tutti hanno paura. L’unico personaggio che spicca e di cui rimane impressa l’interpretazione è la Regina. Per la prima volta una Julia Roberts che interpreta un personaggio cattivo, ma sempre in chiave comica. Inutile dire che ruba la scena a tutti, maestosa e bellissima come sempre anche senza mostrare il suo sorriso smagliante. La pellicola rimane comunque un susseguirsi di gag che fanno divertire adulti e bambini, alcune scontate ed altre sono invece delle piccole trovate! I costumi infine possono sembrare ad un primo sguardo eccessivi, ma in realtà sono molto belli, preziosi, ricercati, adatti ad ogni scena e fatti proprio su misura per ogni personaggio. Non a caso Eiko Ishioka, purtroppo deceduta a gennaio di quest’anno per un tumore al pancreas, è stata vincitrice del Premio Oscar per i migliori costumi. E come ogni favola che si rispetti, i titoli di fine coda sono cantati e ballati dai personaggi stessi. La musica scelta, facilmente orecchiabile e canticchiabile, i costumi sfarzosi e colorati riportano ad uno scenario Bollywoodiano, la firma insomma delle origini indiane del regista Tarsem Singh.

     
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