Citazioni ed Aforismi

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  1. Aravir
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    Qui per riportare le vostre Citazioni Letterarie preferite e gli Aforismi per voi più significativi!
    Se volete potete scrivere anche il perché della vostra scelta!
     
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  2. Aravir
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    Inizio io:

    "L'uomo costruisce case perchè è vivo ma scrive libri perchè si sa mortale. Vive in gruppo perchè è gregario, ma legge perchè si sa solo. La lettura per lui è una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire. Non gli offre alcuna spiegazione definitiva sul suo destino ma intreccia una fitta rete di connivenze tra la vita e lui. Piccolissime, segrete connivenze che dicono la paradossale felicità di vivere, nel momento stesso in cui illuminano la tragica assurdità della vita. Cosicchè le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto di questa intimità."

    [Come un Romanzo - D. Pennac]

    Premettendo che per me Daniel Pennac è veramente IL (mio) Professore, scelgo questa citazione perché esprime uno dei tanti aspetti dell'importanza della lettura. E poi perché afferma che ci sono argomenti per cui non si deve chiedere spiegazione. Una persona deve sentirsi libera di scegliere se voler parlare o meno con qualcun'altro della propria vita.
     
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  3. Aravir
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    Ma l'amore a volte si fulmina: perché a poco a poco il filo si assottiglia a causa di quello stesso calore che lo accende.

    Cose che nessuno sa - A. D'Avenia
     
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  4. Aravir
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    Mi sento come l’aereo, che è precipitato. Distrutta.
    Mi sento come il deserto, che è monotono. Noiosa.
    Mi sento come il pilota, che è lì da solo. Disperata.
    Mi sento come l’elefante, che è stato mangiato dal serpente. Inghiottita.
    Mi sento come il bambino, che non viene preso sul serio dagli adulti. Incompresa.
    Mi sento come la pecora, che è stata disegnata nella scatola. Imprigionata.
    Mi sento come il pianeta, che è lontano. Piccola.
    Mi sento come il tramonto del sole, che è diventato abitudine. Senza valore.
    Mi sento come il baobab, che è un pericolo. Indesiderata.
    Mi sento come il vulcano, che sta per esplodere. Impaziente.
    Mi sento come il re, che si aspetta troppo. Delusa.
    Mi sento come il vanitoso, che vorrebbe essere ammirato. Insoddisfatta.
    Mi sento come l’ubriaco, che beve per dimenticare. Dipendente.
    Mi sento come l’uomo che accende i lampioni, oppresso dalla consegna. Schiacciato.
    Mi sento come il geografo, che vuol capire tutto ciò che esiste. Ignara.

    Ma sono anche il fiore, che ama il Piccolo Principe. Sono anche il Piccolo Principe, che vuole addomesticare la volpe. Sono la volpe, che riesce a fidarsi di qualcuno, costi quel che costi.
    E di me si deve prendere tutto, quello che sono e quello che non sono.
    Ma ho una paura dannata del morso del serpente.

    Cose Che Nessuno Sa
    Alessandro D’Avenia
     
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  5. »Mrs.Smith«
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    CITAZIONE (Aravir @ 19/4/2012, 00:26) 
    Mi sento come l’aereo, che è precipitato. Distrutta.
    Mi sento come il deserto, che è monotono. Noiosa.
    Mi sento come il pilota, che è lì da solo. Disperata.
    Mi sento come l’elefante, che è stato mangiato dal serpente. Inghiottita.
    Mi sento come il bambino, che non viene preso sul serio dagli adulti. Incompresa.
    Mi sento come la pecora, che è stata disegnata nella scatola. Imprigionata.
    Mi sento come il pianeta, che è lontano. Piccola.
    Mi sento come il tramonto del sole, che è diventato abitudine. Senza valore.
    Mi sento come il baobab, che è un pericolo. Indesiderata.
    Mi sento come il vulcano, che sta per esplodere. Impaziente.
    Mi sento come il re, che si aspetta troppo. Delusa.
    Mi sento come il vanitoso, che vorrebbe essere ammirato. Insoddisfatta.
    Mi sento come l’ubriaco, che beve per dimenticare. Dipendente.
    Mi sento come l’uomo che accende i lampioni, oppresso dalla consegna. Schiacciato.
    Mi sento come il geografo, che vuol capire tutto ciò che esiste. Ignara.

    Ma sono anche il fiore, che ama il Piccolo Principe. Sono anche il Piccolo Principe, che vuole addomesticare la volpe. Sono la volpe, che riesce a fidarsi di qualcuno, costi quel che costi.
    E di me si deve prendere tutto, quello che sono e quello che non sono.
    Ma ho una paura dannata del morso del serpente.

    Cose Che Nessuno Sa
    Alessandro D’Avenia

    quanto amo quel libro *.*
     
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  6. @Kayla@
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    Stimo davvero un sacco le persone che leggono!! Io non ho pazienza.. ogni santa volta che mi sono messa a leggere un libro, non l'ho mai terminato.. è più forte di me!! O.o ( A parte la saga di twilight.. sono riuscita a leggere tutti e 4 i libri d'un fiato.. X°)
     
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  7. »Mrs.Smith«
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    si leggere mi piace anche se amo molto di più scrivere...la penna è il mio amante:p

    *comunque, odio profondamente Twilight...dico sempre che l'autrice poteva farsi i fatti suoi il giorno in cui ha iniziato a
    scrivere la saga!xD
     
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  8. @Kayla@
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    nuuu daiii!!! XD è bellissima la storiaaa *-*
     
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  9. »Mrs.Smith«
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    più che altro non mi piacciono i vampiri (in particolare Edward!)...però...niente da dire sul licantropoxD
     
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  10. Aravir
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    La saga di Twilight è buona cinematograficamente parlando. A livello di letteratura purtroppo è abbastanza scarsa, nel senso che una base c'è, la storia è carina e piacevole da leggere ma S. Meyer non l'ha sfruttata a dovere. A me sono piaciuti solo i primi due libri, gli altri due non hanno fatto altro che ripetere le stesse cose o ricordarmi quanto accaduto prima. Ci sono tante pecche ed incongruenze a cui poteva far fronte. Sicuramente ha aiutato molto il lessico scorrevole ed il fatto di aver comunque creato dei personaggi abbastanza "comuni" in cui ognuno può ritrovarsi. Certo, poi purtroppo se l'è dovuta vedere con un best seller quale Harry Potter...!
     
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  11. KiaMusicAddicted_
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    Ecco qui alcune citazioni del libro L'ombra del Vento scritto da Carlos Ruiz Zafon :


    - Ora che ti ho perso, so di aver perso tutto. Malgrado ciò, non posso permettere che tu scompaia dalla mia vita e mi dimentichi senza sapere che non ti serbo rancore, che fin dall'inizio sentivo che ti avrei perso e che tu non avresti mai visto in me quello che io vedevo in te.
    Voglio che tu sappia che ti ho amato fin dal primo giorno e che continuo ad amarti, ora più che mai, anche se non voi sentirtelo dire.
    Mentre ti scrivo, ti immagino su quel treno, con il tuo bagaglio di sogni e col cuore spezzato, in fuga da tutti noi e da te stesso. Sono tante le cose che non posso raccontarti, Juliàn.
    Cose che entrambi ignoravamo e di cui è meglio che tu rimanga all'oscuro. Il mio desiderio più grande è che tu sia felice, Juliàn, che tutto ciò a cui aspiri diventi realtà e che, anche se mi dimenticherai, un giorno ti possa comprendere quanto ti ho amato.

    Per sempre tua,
    Penélope.




    - Nei miei sogni di adolescente, lei e io saremmo sempre stati due amanti che fuggivano in sella a un libro, pronti a dileguarsi in un mondo immaginario fatto di illusioni di seconda mano.


    - In genere il destino si apposta dietro l'angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visite a domicilio. Bisogna andare a cercarlo.


    - Solo allora avevo compreso che si trattava di una storia di gente sola, di essenza e di perdita, che proprio per questo vi avevo cercato rifugio, fino a confonderla con la mia vita. Che mi sentivo come chi fugge nelle pagine di un romanzo perché gli oggetti del suo amore sono soltanto ombre che vivono nell'anima di uno sconosciuto.


    - "Davvero non hai letto nessuno di questi libri?" Gli domandò
    "i libri sono noiosi."
    "I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro" rispose Juliàn.



    - Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto.


    - Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall'indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.



    - Un racconto, mi aveva detto un giorno Julian, è la lettera che un autore scrive a se stesso per mettere a nudo la propria anima.


    - "Hai mai baciato una ragazza Daniel?"
    Mi mancò il respiro e mi sembrò di avere segatura in bocca.
    "Bè sei ancora molto giovane. Ma si prova la stessa sensazione, il brivido della prima volta è indimenticabile. Viviamo in un mondo di ombre, Daniel, e la fantasia è un bene raro. Quel libro mi ha insegnato che la lettura può farmi vivere con maggiore intensità, che può restituirmi la vista."



    - Ignoravo il piacere che può dare la parola scritta, il piacere di penetrare nei segreti dell'anima, di abbandonarsi all'immaginazione, alla bellezza e al mistero dell'invenzione letteraria.


    - A volte è più facile confidarsi con un estraneo. Chissà perché.
    Forse perché un estraneo ci vede come siamo realmente, e non come vogliamo far credere di essere.
     
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  12. {New York}
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    Alcune citazioni da "Trent'anni E Una Chiacchierata Con Papà" di Tiziano Ferro:

    - Vorrei che la mia musica facesse agli altri quello che la musica ha fatto a me quando ero piccolo: farmi sognare,riflettere,pensare,festeggiare. (questa non sono sicura che sia del libro,non ricordo xD)

    - Chi odia ha l'obbligo morale di nascondersi,non chi ama.

    - L'amore chiama amore. Nelle mie canzoni l'ho sempre scritto, eppure non me ne rendevo veramente conto.
    È come se, per anni, avessi chiesto a tutti di amare e di amarsi incondizionatamente. Come fosse una missione, come se sperassi che ci riuscissero almeno gli altri, non riuscendoci io. E dietro ogni canzone c'era un piccolo avvertimento: l'amore per non finire male, per non finire soli, per non finire... come me.
    Dovevo arrivare a trent'anni per capirlo, e adesso è così chiaro.

    - Oggi vorrei dire a chi sta male di non aver paura, di cercare con calma le risposte nel passato, ma soprattutto di cercare la comprensione e l'affetto di chi gli vuole davvero bene.
    Oggi vorrei prendere tutto il dolore che mi sono portato dentro e raccontarlo a chi è soltanto all'inizio di questo cammino e sta soffrendo.
    Gli spiegherei che ci vogliono tempo e pazienza... e poi ancora tempo e ancora pazienza.
    Perché non siamo tutti uguali, ed è bene così, e ognuno va avanti a modo suo, con i suoi tempi e i suoi modi.
    È vero, imparare ad amarsi è difficile, e questo è quanto.
    Bisogna rispettare l'orologio del cuore, prendere le distanze, ascoltare la propria fragilità. È così delicato, il mondo che custodiamo: non si può avere fretta.
    C'è un percorso da compiere. Lungo o breve che sia, dobbiamo seguirne le curve, le salite, i tratti più insidiosi, assecondare il tempo e il mutare delle stagioni. E, con fatica, prima o poi qualcosa succederà.
    Non sappiamo mai quanto manchi all'arrivo.
    Può essere questione di minuti, si può aspettare lustri o ci si può morire.
    Io ci ho messo giusto giusto... trent'anni e una chiacchierata con papà.

    - L'ho scoperto quasi per caso ritrovandomi a collezionare nel tempo le risposte preziose che mi ha dato ogni volta che ero triste.E anche quando ero felice.In effetti è vero la musica è LA RISPOSTA!Risposta a tutto,in ogni senso,universalmente.
    Non è vero che per scrivere una canzone si deve necessariamente essere tristi,è vero invece che bisogna essere motivati da un sentimento forte,condizionante.

    - Ogni tanto la mia testa mi sembra un porto di mare nel quale vanno e vengono pensieri di ogni tipo. Diversi e in contrasto, che arrivano da ogni dove.

    _________________________________

    - Perché ci ostiniamo a introdurre cose e nomi sotto la nostra pelle se poi abbiamo bisogno di eliminarli? E sopratutto: Perché ci ostiniamo a cancellarli se sappiamo che comunque i segni rimarranno? [Tiziano Ferro - L'Amore è una cosa semplice - non ho letto il libro,ma prima o poi lo farò xD ho trovato la frase in giro e mi piaceva]

     
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  13. Aravir
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    "Il cuore non è altro che una fila di stanze, sempre più piccole, una immette in un'altra attraverso una porta chiusa e scale che scendono. Sono in tutto sette stanze. Il cuore del cuore è la settima, la più difficile da raggiungere, ma la più luminosa perchè le pareti sono di cristallo. Gioia e dolore vengono da quella stanza e sono la chiave per entrarci. Gioia e dolore piangono le stesse lacrime, sono la madreperla della vita, e quel che conta nella vita è mantere intatto quel pezzetto di cuore, così difficile da raggiungere, così difficile da ascoltare, così difficile da donare, perchè lì è tutto vero."

    Cose Che Nessuno Sa
    Alessandro D'Avenia
     
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12 replies since 15/3/2012, 15:34   498 views
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