Scialla!

Luca ha quindici anni e vive a Roma con la madre ignorando chi sia il padre. Frequenta il Liceo Classico Virgilio, ma non è uno studente modello, tutt’altro è raro che entri in classe in orario, spesso infatti si presenta alle 9 se non addirittura alle 10, non porta mai libri e quaderni ma fumetti, non fa i compiti che gli vengono assegnati e non studia, ascolta l’ipod mentre il professore parla e si perde con la mente guardando fuori dalla finestra. Insomma a scuola è presente solo con il corpo ed è il solito studente i cui professori descrivono ai genitori come “E’ intelligente, ma purtroppo non si applica”. Luca semplicemente vive giorno per giorno con l’incoscienza della sua età e non si preoccupa del futuro. Anche se un sogno ce l’ha ed è quello di diventare un pugile famoso. Ma il pugilato per lui non è solo uno sport dove si tirano pugni all’avversario e si cercano di evitare i contrattacchi, è un modo per essere ammirati ed avere rispetto. Il rispetto infatti è per Luca essenziale nella vita. E se si vuole ricevere è necessario che si sappia anche portarlo. Come tutti i ragazzi che attraversano questa fase adolescenziale, lui è impegnato ad uscire con gli amici, a divertirsi, ad andare per locali fino a fare anche mattina. Un carattere allegro, scherzoso, vivace ma anche da sbruffone che in realtà cela una bontà d’animo che dovrebbe essere presa come esempio. Ma anche se cerca comunque di porsi dei limiti per non mettersi in guai seri, è inevitabile che l’impulsività prenda il sopravvento. Complice anche il fatto che, non avendo avuto accanto a sé una figura paterna nella crescita, gli manca una figura guida. Accade poi che la madre è costretta a partire per un lungo periodo per motivi di lavoro e Luca decide di affidarlo al suo professore di ripetizioni, Bruno. Questi in realtà è un ex insegnante di lettere di liceo che ha perso la voglia di stare in mezzo ai ragazzi, molti troppo superficiali per capire la bellezza della materia, e di lavorare con colleghi suoi pari troppo impegnati ad elargire termini tecnico-specifici ed a concentrarsi sulla teoria, dimenticando così quale sia l’essenza della letteratura. La sua quieta vita da “gatto da termosifone” sarà dunque scombussolata dall’arrivo di Luca, scoprendo per altro di esserne il padre. Inizierà così un periodo di lunga convivenza dove i due impareranno a conoscersi e darsi lezioni di vita a vicenda. Francesco Bruni riesce a dimostrare che da una pellicola che sa di già visto e dalle premesse banali si può sempre scovare qualcosa di nuovo, l’importante è non cercare di trasformare la realtà in qualcosa di stereotipato, ma rimanere genuini. Il film è oggettivamente divertente, ma tale divertimento non è spensierato come sembra. E’ infatti possibile analizzare quei pochi personaggi che compongono il cast in maniera molto dettagliata. Oltre ai protagonisti vi sono infatti un’ex pornostar che elargisce di continuo lezioni di moralità ed uno spacciatore che ama tutto ciò che comprende l’ambito artistico. Scialla! è una commedia che uno spettatore, pur vedendo “sciallamente”, lascia all’uscita della sala una buona impressione. Un film basato sull’esprimere la varietà dei sentimenti di qualsiasi età fa sì che un film semplice e puro come questo riesca ad essere una piccola perla rara nel cinema moderno italiano.